Gli Interventi

Gli interventi consigliati, basati sui protocolli messi a punto dal Prof. Lino Di Rienzo Businco, sono interventi mini-invasivi con finalità squisitamente funzionali, possono essere realizzati solo partendo da una diagnosi completa che individua ogni punto di ostruzione o di rallentamento dei flussi respiratori, e sono eseguiti per via endoscopica selettiva e finalizzati al ripristino del Benessere Respiratorio.

Elenco Interventi Possibli

Tecniche mininvasive per patologie respiratorie:

Un Seminario da Ricordare.


Grande successo a Roma, lo scorso 21 aprile, presso l’ Ospedale S. Spirito, di un importante seminario medico riguardante le tecniche chirurgiche mininvasive per patologie respiratorie.

Sotto la direzione del Prof. Lino Di Rienzo Businco – Dirigente dell’UO di Otorinolaringoiatria presso il S.Spirito
e presidente di SIDERO Onlus (società italiana diffusione endoscopia e ridotta invasività operatoria),
che ha patrocinato l’evento, si sono riuniti esperti nazionali e internazionali per fare il punto
sullo stato dell’arte relativo alle innovative soluzioni sul tema della Rinite Allergica e patologie respiratorie.

Sono stati affrontati tutti gli aspetti delle nuove procedure e tecnologie,
ed i loro risvolti pratici sulla diagnostica e sulla terapia medica e chirurgica secondo i protocolli più aggiornati.

Al Seminario sulle patologie respiratorie hanno partecipato circa 120 Medici:

Otorinolaringoiatri, Allergologi, Maxillo-facciali, Pediatri e Medici di base, si e’ posto come obiettivo quello di affrontare il problema della rinite allergica e delle principali patologie respiratorie, percorrendone tutte le varie fasi:

la sindrome, il protocollo diagnostico, le complicanze ed infine la cura.

Il corso ha affrontato con perizia espositiva vari casi clinici prevedendo una metodologia didattica interattiva, basata sulla descrizione e modalità di utilizzo delle varie procedure e delle strumentazioni tecniche con condivisione dei protocolli e delle scelte diagnostiche e terapeutiche.

Grazie al corso, ogni partecipante ha potuto cosi’ apprendere i percorsi clinico-terapeutici, nonché le esperienze dei principali Opinion Leader del settore specialistico.

Capita sempre più spesso di imbattersi nel fastidioso inconveniente della cattiva respirazione associata o meno ad un perenne stato di raffreddamento del naso e delle prime vie respiratorie in genere.

I più aggiornati dati epidemiologici ci dicono che il fenomeno è in costante aumento nelle aree cittadine ed industrializzate, a motivo degli agenti inquinanti che respiriamo nella vita quotidiana delle città (gas, prodotti della combustione dei motori, smog, inquinanti degli ambienti lavorativi, ecc.).

Anche durante l’attività sportiva, le nostre vie respiratorie possono correre qualche rischio, quando ci si allena in ambienti confinati quali palestre con scarsa aerazione ed igiene degli impianti di condizionamento in relazione al numero di persone presenti, ma anche all’aperto quando ci si trovi in zone cittadine o limitrofe ad impianti inquinanti.

La causa della cattiva respirazione nasale è quasi sempre da ricercare nell’ingrossamento, ipertrofia dei turbinati.

La sinusite consiste nell’infiammazione/infezione a carico dei seni paranasali. 

I seni paranasali sono cavità aeree scavate nel contesto delle ossa del massiccio facciale e comunicanti tramite sottili canali ossei ed orifizi con le cavità nasali.

In presenza di uno stato infiammatorio nasale, l’edema e l’infiammazione della mucosa nasale può causare ostruzione degli orifizi di sbocco dei seni paranasali nella cavità nasale con conseguente ridotta ventilazione e drenaggio degli stessi.

L’accumulo di secrezioni all’interno dei seni, lo stato infiammatorio ed eventuali sovrainfezioni sono responsabili dei sintomi della sinusite riassumibili in ostruzione nasale, abbondanti secrezioni nasali più o meno purulente, cefalea e algie facciali.

Qualora lo stato infiammatorio persista, la sinusite può evolvere in forma cronica con inspessimento della mucosa all’interno dei seni e ancora maggiore difficoltà alla corretta areazione e drenaggio di queste strutture.

Le lacrime oculari vengono prodotte continuatamente dalle ghiandole lacrimali per mantenere lubrificato pulito ed umido l’occhio. 

Normalmente queste lacrime attraversano il sistema lacrimale per finire poi nel naso. Il sistema lacrimale è composto dai puntini lacrimali (i punti in cui entrano le lacrime), dai canalini lacrimali, da un sacco lacrimale e dal dotto naso-lacrimale che termina appunto all’interno del naso.

Un blocco od ostruzione a livello del sistema lacrimale provoca invece una lacrimazione costante e fastidiosa (chiamata epifora).

In alcuni casi possono sopravvenire infiammazioni ed infezioni delle vie lacrimali con produzione di secrezione muco purulenta dai dotti lacrimali. 

 Tale patologia può essere congenita per un’ostruzione del sacco lacrimale nei bambini e tende ad essere autorisolutiva in 6 mesi mediante l’impiego di antibiotici, lavaggi ed il massaggio locale nella regione del sacco.

L’ovattamento uditivo è sintomo generalmente dovuto alla presenza di infezione/infiammazione dell’orecchio medio molto spesso legato alla disfunzione della tuba di Eustachio. La sua ostruzione determina quindi l’accumulo di secrezioni nell’orecchio, una cattiva ventilazione della cassa timpanica che predispone all’insorgenza di infezioni e dunque difficoltà nella compensazione.

La diagnosi è per lo più clinica mediante visita specialistica di un otorinolaringoiatra il quale attraverso l’esame otoscopico/otomicro-endoscopico dell’orecchio sarà in grado di identificare la patologia e richiedere gli opportuni approfondimenti diagnostici (Timpanogramma, TC, Endoscopia nasale).

In mancanza di una risoluzione, bisognerà ricorrere ad una terapia di tipo chirurgico miniinvasivo che andrà a rimuovere la causa di ostruzione e nel contempo favorire il drenaggio delle secrezioni eventualmente raccolte.

La dilatazione della tuba con Balloon è ad oggi una delle tecniche più sicure ed efficaci per il trattamento della disfunzione tubarica.

Le tonsille palatine sono degli organi linfoghiandolari (che svolgono quindi una funzione di difesa dalle infezioni) che si trovano tra due pilastri nella parte posteriore del palato molle, cioè in quella porzione di palato che separa la cavità orale dalle fosse nasali.

Quando le tonsille si infiammano, in genere per un’infezione acuta a cronica, si parla di tonsilliti acute o croniche.

Anche le adeonoidi come le tonsille palatine possono andare incontro ad infezioni acute o croniche causate sia da virus sia da batteri. A differenza delle tonsille palatine però se le adenoidi crescono troppo possono causare una ostruzione nasale anche completa.

Nella maggior parte dei casi l’infezione, quando curata correttamente, si risolve senza danno. Tuttavia le infiammazioni di adenoidi e tonsille nell’infanzia e le tonsilliti negli adulti tendono a recidivare più volte durante l’anno ed essere causate da germi sempre più resistenti agli antibiotici.

Innovazioni tecnologiche, ed i loro risvolti pratici sulla diagnostica e sulla terapia medica e chirurgica secondo i protocolli più aggiornati.

Se ne è parlato presso il Complesso Monumentale dell'ospedale S. Spirito in Saxia (Borgo Santo Spirito, a Roma) durante un corso che ha visto riuniti i massimi esperti nazionali.

Si tratta del corso organizzato dalla Scuola Medica Ospedaliera dell'ospedale Santo Spirito patrocinato della Associazione Italiana Otorinolaringoiatri Ospedalieri, della fondazione Operation Smile, della Associazione Italiana Allergologi ed Immunologi Clinici e della Società Italiana di Endoscopia e Radiofrequenze Otorinolaringoiatrica.

Il tutto sotto la direzione del Prof. Lino Di Rienzo Businco - dirigente di Otorinolaringoiatria presso il S. Spirito e Presidente di SIDERO.

L'obiettivo dei corsi è quello di far percepire come le principali patologie respiratorie sono spesso contemporaneamente presenti nello stesso paziente.

Esse vanno viste e affrontare come un ’unica “Sindrome Respiratoria” percorrendola in tutte le sue fasi: 

la Sindrome, 

il Protocollo Diagnostico,

le Complicanze,

ed le più Moderne Soluzioni Mininvasive,

sia Terapeutiche che Chirurgiche. 

I Centri d'Eccellenza Businco seguono protocolli frutto di un ventennio di esperienza, aggiornamento e confronto internazionale ed hanno una dotazione completa di strumenti anche endoscopici mini-invasivi indispensabile per fornire una diagnosi completa, in grado di individuare tutte le possibili ostruzioni presenti contemporaneamente nel paziente e non solo le più evidenti.


Il 13 gennaio 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge a firma del Ministro dei Trasporti Delrio che recepisce la direttiva europea sul rilascio e rinnovo delle patenti di guida a conducenti affetti da disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne.

Roma, 15 gennaio 2016:

“La patente di guida non deve essere ne’ rilasciata ne’ rinnovata a candidati o conducenti affetti da disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne che determinano una grave ed incoercibile sonnolenza diurna, con accentuata riduzione delle capacita’dell’attenzione non adeguatamente controllate con le cure prescritte…”

Questo, in sostanza, è il nocciolo del decreto legge 22 dicembre 2015 pubblicato in GU n. 9 il 13 gennaio scorso, che, in recepimento della direttiva europea 2014/85/UE, inciderà sostanzialmente sul sistema dei trasporti in Italia.

L’adeguato trattamento permette innanzitutto di migliorare sensibilmente la sicurezza stradale per l’autista e per terzi nonché la guarigione e l’idoneità alla guida.

La mission di Sidero è ricercare e diffondere terapie in grado di ridurre l'impatto traumatico sul paziente, al fine di limitare la sofferenza e i tempi di guarigione.

Le tecniche endoscopiche e a radiofrequenze mini-invasive soddisfano questi requisiti, ma richiedono una manualità finemente calibrata.

Manualità risultato di un training adeguato finalizzato all'acquisizione di una specifica conoscenza tecnica.

E' volontà di Sidero che tali tecniche, per il basso impatto sul paziente e per la loro mini-invasività, divengano patrimonio di tutti i medici che operano in questo settore.

Per tale motivo siamo a disposizione di tutti coloro che intendano avvicinarsi a questo mondo, certi che a fronte di un periodo di apprendimento, l'introduzione e la diffusione delle tecniche chirurgiche mini-invasive rappresenti un considerevole vantaggio per i pazienti con ricadute virtuose sul sistema sanitario.

Innovazioni tecnologiche, ed i loro risvolti pratici sulla diagnostica e sulla terapia medica e chirurgica secondo i protocolli più aggiornati.

Se ne è parlato presso il Complesso Monumentale dell'ospedale S. Spirito in Saxia (Borgo Santo Spirito, a Roma) durante un corso che ha visto riuniti i massimi esperti nazionali.

Si tratta del corso organizzato dalla Scuola Medica Ospedaliera dell'ospedale Santo Spirito patrocinato della Associazione Italiana Otorinolaringoiatri Ospedalieri, della fondazione Operation Smile, della Associazione Italiana Allergologi ed Immunologi Clinici e della Società Italiana di Endoscopia e Radiofrequenze Otorinolaringoiatrica.

Il tutto sotto la direzione del Prof. Lino Di Rienzo Businco - dirigente di Otorinolaringoiatria presso il S. Spirito e Presidente di SIDERO.

Conosciamo almeno 250 ceppi virali di quello che noi chiamiamo comunemente raffreddore, una delle più comuni patologie stagionali dell’inverno. Come difendersi?

I raffreddori comuni sono malattie notoriamente conosciute come affezioni da raffreddamento o che per lo meno traggono dai rigori della stagione invernale motivo per virulentarsi e diffondersi con estrema facilità. Ed il raffreddore comune rappresenta proprio quell’insieme di processi reattivi infiammatori acuti della mucosa nasale che cerca di difendersi da un germe, da un virus o da una sostanza irritante che la colpisce. Tali risposte difensive sono caratterizzate da sintomi uniformi anche quando, come avviene nel raffreddore invernale, i virus in causa sono diversi per specie, struttura e modalità di replicazione. Questo sforzo difensivo da parte della mucosa nasale costituisce l’essenza stessa della malattia, quando vengono oltrepassati i limiti fisiologici della protezione a cui il naso è devoluto e si inizia a soffrire di ostruzione nasale, starnutazione e scolo mucocatarrale dalle narici.

L’abbassamento delle temperature può diventare una minaccia per il nostro organismo: può causare riniti, ovvero l’irritazione e nell’infiammazione della mucosa nasale.

I sintomi più comuni della rinite possono essere: la sensazione di naso chiuso, naso che cola e sensazione di secrezione retro-nasale.

Questo tipo di rinite può associarsi anche ad altra sintomatologia, come ad esempio starnuti e prurito nasale, tosse, cefalea, stanchezza, malessere generale, rallentamento cognitivo.

Si possono associare alle volte una serie di sintomi che sono riferiti agli occhi, quali prurito oculare, arrossamento oculare (congiuntivite), la lacrimazione persistente l’edema perioculare.

La prevenzione è importante attraverso un abbigliamento adeguato alle basse temperature, e attraverso la somministrazione di uno spray nasale che possa creare un film protettivo della mucosa nasale.